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COVID-19 Immobiliare in Down nei prossimi 2 anni, ma… opportunità d'investimento

Previsioni del mercato immobiliare sui possibili scenari derivanti dall'emergenza Covid-19

Pubblicato il 30-03-2020

Con dati alla mano Nomisma inizia  a fare le prime previsioni circa il danno causato dal Covid-19 al mercato immobiliare. Due scenari si aprono, la diminuzione delle compravendite dovute al blocco delle attivita’ e uno scenario interessate per l’uso investimento da parte dei risparmiatori.

Ebbene il settore trainante dell’economia sara’ destinato a vivere una crisi ulteriore dopo quelle gia’ verificatesi in passato e dalle quali timidamente si stava riprendendo il mattone. Ricordiamo la prima crisi dopo il crollo Lehman Brothers e la seconda che non viene mai citata ma che ha colpito in particolar modo l’italia dovuta all’umento  della tassazione degli immobili. Crisi che si stavano attenuando sia per via della nuova fiducia delle banche nell’orogazione dei mutui, sia per l’introduzione delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni e sul recupero del patrimonio edilizio che ha portato ad una riduzione del peso fiscale complessivo in termini di rendimento netto.

La crisi drammatica  causata  della pandemia Covid-19,  in base ai  dati dell’Osservatorio di quest’anno pubblicato dall’istituto Nomisma,  porta a previsioni di  perdite fino a 122 miliardi di euro. Già nel 2020 il fatturato immobiliare delle compravendite potrebbe avere  un ribasso compreso tra i 9 e 22 miliardi di euro.

A gravare sulla situazione sistemica avranno un peso anche le Banche  che potrebbero essere nuovamente sul fronte della restrizione dell’erogazione dei mutui, con valori stimati pari a -15 e -30 per cento in meno rispetto al 2019.

Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, stima che nel 2020 il mercato immobiliare italiano possa subire un crollo tra l’8 e il 18 per cento, tenendo conto al minor numero di compravendite.

Questo dato presumibilmente dovuto sia al blocco totale dell’attivita’ delle Agenzie immobilari che all’impossibilita’ degli spostamenti, inoltre  il post coronavirus portera’ ad un rallentamento delle compravendite per i motivi contingenti a livello economico.

La disocupazione, l’incertezza, la necessita’ di liquidita’ portera’ in termini numerici secodo Nomisma ad acquistare dalle 50 alle 120 mila case in meno rispetto all’anno precedente.

Chiaramente pero’ c’e’ da sottolinerare che i prezzi delle case avranno un calo dovuto all’immissione nel mercato di molti immobili venduti per liquidita’ o ereditati, di contro una minore domanda portera’ sicuramente ad una riduzione dei valori immobiliari che aprira’ uno spiraglio ulteriore per l’acquisto dell’immobile come bene rifugio.

Difatti una dimunuzione del numero di compravendite comportera’ un aumento della richiesta delle locazioni,  per le locazioni di conseguenza non sara’ prevista una dimunuzione del canone e pertanto l’impatto economico dell’uso investimento comportera’ un ulteriore aumento delle rendite sugli immobili.


Fonte:
Cristiana Conti - Affiliato Retecasa Ancona